Accesso equo ai dati, condivisione tra imprese e switching cloud: cosa prevede il Data Act e cosa significa per le PMI e le filiere sarde
Il Data Act è il regolamento europeo che rende più facile accedere e riutilizzare i dati generati da prodotti e servizi connessi (macchinari, sensori, dispositivi IoT), promuove la condivisione tra imprese a condizioni eque, tutela la sovranità digitale e semplifica il passaggio tra fornitori cloud. È in vigore e si applica in larga parte dal 12 settembre 2025. Testo ufficiale: Regolamento (UE) 2023/2854 – “Data Act”. Per il contesto complessivo di governance dei dati si affianca il Data Governance Act (Reg. 2022/868) e le FAQ della Commissione.
Indice
- 1. Le novità principali del Data Act (in parole semplici)
- 2. Effetti sui contratti di filiera: clausole eque e tutele per le PMI
- 3. Switching cloud e interoperabilità: cosa cambia dal 12/09/2025
- 4. Sovranità digitale, segreti commerciali e sicurezza
- 5. Impatti pratici per le PMI sarde (manifattura, agroalimentare, energia)
- 6. Collegamento con FESR Sardegna: P1 competitività, P8 digital governance
- 7. Checklist operativa: cosa fare entro il 2025
- Conclusione
1. Le novità principali del Data Act (in parole semplici)
Dati da prodotti connessi
L’utente (azienda o consumatore) di un prodotto connesso ha diritto di accedere ai dati che quel prodotto genera e di condividerli con terzi di sua scelta a condizioni eque (anche per servizi post-vendita o analisi), come stabilito dal Data Act. Questo riequilibra il rapporto con i produttori di macchine/IoT. Reg. 2023/2854.
Condivisione B2B “fair, reasonable, non-discriminatory”
La condivisione dati tra imprese avviene su condizioni FRAND e prezzi equi; il fornitore non può imporre oneri sproporzionati o bloccare il riuso legittimo. Vedi sintesi e FAQ della Commissione. FAQ Data Act.
Accesso pubblico in casi eccezionali
In situazioni di necessità eccezionale (ad es. emergenze), enti pubblici possono chiedere dati alle imprese in modo proporzionato e con garanzie di tutela. Data Act.
2. Effetti sui contratti di filiera: clausole eque e tutele per le PMI
Il Data Act interviene sulle clausole contrattuali abusive nei rapporti tra imprese, con particolare attenzione alla tutela delle PMI: alcune clausole che impediscono o limitano ingiustamente l’uso e l’accesso ai dati potranno essere considerate nulle o comunque inefficaci. La dottrina e le analisi legali invitano a rivedere i modelli contrattuali (licenze dati, MRO, service agreement, IoT T&C) per essere conformi entro l’applicazione. Approfondimenti: Hogan Lovells – clausole abusive; DLA Piper – FAQ Commissione.
Da verificare nei contratti di filiera
- Chi può accedere ai raw data della macchina? Con quali formati e tempi?
- Prezzi e condizioni per la condivisione dei dati (FRAND).
- Limitazioni eccessive su reverse engineering/analisi, uso secondario lecito, portabilità.
- Gestione di segreti commerciali e sicurezza quando i dati sono condivisi con terzi.
3. Switching cloud e interoperabilità: cosa cambia dal 12/09/2025
Il Data Act impone ai fornitori di servizi di trattamento dati (IaaS/PaaS/SaaS) di rimuovere gli ostacoli al passaggio tra fornitori o dal cloud all’on-premise, con obblighi di interoperabilità e exit assistita. Le imprese potranno migrare workload e dati con limitazioni tecniche e contrattuali ridotte. Analisi recenti: Latham & Watkins; National Law Review.
Molte guide operative per le imprese italiane confermano la soglia del 12 settembre 2025 come data chiave di applicazione per switching e portabilità: approfondimento, focus PMI.
4. Sovranità digitale, segreti commerciali e sicurezza
Condivisione sì, ma non a scapito della proprietà intellettuale e dei segreti commerciali: il Data Act stabilisce cautele (es. accordi di riservatezza, misure tecniche e organizzative) e permette di rifiutare richieste che comportino divulgazione di segreti senza adeguate garanzie. Inoltre promuove interoperabilità e standard aperti per evitare lock-in e rafforzare la sovranità digitale europea. Riferimenti di contesto: Data Governance Act.
5. Impatti pratici per le PMI sarde (manifattura, agroalimentare, energia)
Manifattura & macchine connesse
Accesso ai dati macchina (prestazioni, consumi, allarmi) per servizi di manutenzione predittiva, efficienza energetica e benchmarking di linea. I contratti MRO dovranno indicare formati, frequenza e modalità di export dei dati.
Agroalimentare & supply chain
Dati da sensori/IoT su qualità e tracciabilità condivisi con trasformatori e distributori a condizioni eque (FRAND), integrabili con sistemi UE (es. TRACES). Più trasparenza lungo la filiera, più valore all’origine.
Energia & servizi
Portabilità dei dati operativi ed energetici nel cambiare fornitore cloud o piattaforma; minori lock-in e maggiore concorrenza tra provider.
6. Collegamento con FESR Sardegna: P1 competitività, P8 digital governance
Il Data Act è una leva abilitante per progetti FESR centrati su competitività intelligente (Priorità 1) e adozione di tecnologie digitali e governance del dato (Priorità 8). Per avvisi e documenti ufficiali: Programma FESR Sardegna 2021–2027 e atti pubblicati dalla Regione (linee per sostegno alle imprese 2024–2029). pagina bandi/regolazioni.
7. Checklist operativa: cosa fare entro il 2025
- Mappare i dati generati da prodotti/impianti connessi: cosa, dove, chi li usa, in che formato.
- Rivedere i contratti (forniture macchinari, manutenzione, SaaS/Cloud): clausole su accesso ai dati, FRAND, portabilità, sicurezza, IP.
- Pianificare lo switching cloud: procedure di uscita, tempi, formati, test di migrazione; aggiornare il vendor risk management.
- Tutele per segreti commerciali: NDA, controlli di accesso, log, clean room per condivisione dati sensibili.
- Allineare la governance dei dati con P1/P8 (standard, interoperabilità, monitoraggio) e risorse FESR disponibili.
Conclusione
Il Data Act sposta l’ago della bilancia verso l’utilizzatore dei prodotti connessi e verso una circolazione dei dati più equa, sicura e interoperabile. Per le PMI sarde significa contratti più chiari, meno lock-in tecnologico e nuove opportunità di servizi basati sui dati. Integrato con il Data Governance Act e con gli strumenti del FESR (P1 e P8), può diventare il motore di una competitività data-driven e di una reale sovranità digitale del territorio.
Fonti verificate: Data Act (Reg. UE 2023/2854) · FAQ Commissione · Data Governance Act (Reg. UE 2022/868) · Obblighi di switching cloud · Clausole contrattuali eque per PMI · FESR Sardegna 2021–2027
