Dai modelli regionali alle decisioni locali: come il supercalcolo supporta energia, acqua, biodiversità e pianificazione
Per adattarsi ai cambiamenti climatici servono simulazioni ad alta risoluzione capaci di descrivere orografia, coste e microclimi della Sardegna. Il supercalcolo (HPC) consente di eseguire modelli regionali su griglie fini e su lunghi periodi, integrando osservazioni satellitari e dati al suolo. Il risultato è una base conoscitiva che guida scelte su energia, uso dell’acqua, ecosistemi e infrastrutture.
Indice
- 1. Modelli fisico-matematici e downscaling
- 2. Dati satellitari e rianalisi
- 3. Applicazioni per energia, acqua e biodiversità
- 4. Workflow HPC: qualità, versioning e riproducibilità
- 5. Dalla scienza alla pianificazione territoriale
- Conclusione
1. Modelli fisico-matematici e downscaling
I Regional Climate Models (RCM) e i modelli meteo (es. WRF) “riducono scala” da simulazioni globali per descrivere precipitati intensi, venti locali e fenomeni costieri. Il downscaling può essere dinamico (modellistica a grana fine) o statistico (relazioni storiche tra grandi e piccole scale); spesso si usano entrambi. Più si scende sotto i 5 km, più cresce il fabbisogno di calcolo e di dati iniziali/di confine coerenti.
2. Dati satellitari e rianalisi
Le serie Copernicus (Sentinel) e le rianalisi (es. ERA5) forniscono osservazioni e campi coerenti su decenni: temperatura, umidità suolo, evapotraspirazione, indice di vegetazione. Queste informazioni alimentano i modelli e validano i risultati, soprattutto dove la rete di stazioni è più rada. Riferimenti: Copernicus Climate Data Store.
3. Applicazioni per energia, acqua e biodiversità
Energia
Mappe di idoneità per eolico e fotovoltaico, stime di produzione e scenari di rete; valutazioni di co-benefici e impatti paesaggistici.
Acqua
Proiezioni su siccità/alluvioni, supporto a invasi e reti idriche, ottimizzazione irrigua in agricoltura.
Biodiversità
Habitat sensibili, migrazioni di specie, corridoi ecologici e rischi di incendi, per piani di conservazione e gestione forestale.
4. Workflow HPC: qualità, versioning e riproducibilità
Pipeline riproducibili con versioning di codici, parametri e dataset sono essenziali per confrontare scenari e condividere risultati. Servono metadati chiari (domini, forzanti, parametri), regole di quality control e archiviazione aperta quando possibile.
5. Dalla scienza alla pianificazione territoriale
I risultati entrano in piani di adattamento, regolamenti edilizi, piani energetici e valutazioni ambientali. Dashboard pubbliche e servizi geospaziali aiutano amministratori e cittadini a comprendere scenari e incertezze. In Europa iniziative come Destination Earth (DestinE) esplorano gemelli digitali del clima per decisioni informate.
Conclusione
L’HPC rende praticabile una conoscenza climatica locale e azionabile. Con modelli regionali, dati satellitari e workflow trasparenti, Sardegna può programmare investimenti su energia, acqua e biodiversità con rigore scientifico e partecipazione informata.
Riferimenti: Copernicus C3S · Destination Earth · CINECA – HPC
