AI generativa per la gestione documentale nella PA

Redazione, sintesi e classificazione con modelli generativi: come garantire accuratezza, tracciabilità e controllo

L’adozione dell’AI generativa nella Pubblica Amministrazione può velocizzare la redazione di atti, la produzione di sintesi e la classificazione automatica di documenti. Perché ciò avvenga in sicurezza servono tre pilastri: validazione dei risultati, audit trail completo e controllo qualità continuo. Queste pratiche sostengono la capacity building amministrativa e la digitalizzazione dei servizi, allineandosi ai principi dell’AI Act.

Indice

1. Casi d’uso documentali: dove l’AI aiuta davvero

Redazione assistita

Bozze di determine, lettere e relazioni con template istituzionali, riferimenti normativi e sezioni obbligatorie già impostate.

Sintesi e comparazione

Riassunti multi-documento, confronti tra versioni, individuazione di differenze giuridicamente rilevanti.

Classificazione & archiviazione

Etichettatura automatica secondo titolari e piani di fascicolazione; suggerimenti per il protocollo e la conservazione digitale.

2. Validazione: RAG, campionamento e soglie di accettazione

  • RAG (Retrieval-Augmented Generation): il modello genera solo sulla base di atti, regolamenti e manuali ufficiali passati in input.
  • Campionamento a doppia verifica: revisione “a quattro occhi” sulle prime settimane; poi controllo a campione con soglie d’errore ammesse.
  • Regole di non-risposta: se le fonti recuperate non bastano, il sistema chiede integrazioni invece di “inventare”.

3. Audit trail e responsabilità: cosa registrare e per quanto

Ogni interazione genera un registro con: utente, ruolo, documenti di origine, prompt, versione del modello, risposta, fonti citate, esito della revisione. I log sono conservati secondo il piano di gestione documentale e le policy privacy. Il dirigente assegna responsabilità e autorizzazioni, e nomina referenti per la qualità e la sicurezza.

4. Controllo qualità: metriche e revisione umana

  • Factuality (affermazioni supportate da fonti) e groundedness (coerenza con i passaggi RAG).
  • Precision/Recall nelle classificazioni; tempo di ciclo dalla bozza all’approvazione; tasso di correzioni.
  • Human-in-the-loop: la pubblicazione resta umana; l’AI propone, l’ufficio decide.

5. Governance e competenze: capacity building per uffici e dirigenti

Formazione

Moduli brevi su prompt efficaci, lettura dei log, gestione di bias e privacy; coinvolgimento di profili femminili STEM e referenti dell’accessibilità.

Procedure

Linee guida d’uso, modelli di valutazione d’impatto, piano di escalation per incidenti e canale di feedback interno.

Integrazione

Interfaccia con protocollo, conservazione e gestione documentale; uso di role-based access e firme qualificate nei passaggi decisionali.

Conclusione

L’AI generativa è utile quando è radicata nelle fonti ufficiali, tracciata con log completi e controllata da revisioni periodiche. Con questi presidi, la PA riduce tempi e errori nella gestione documentale, rafforza la capacity building e accelera la trasformazione digitale in modo affidabile e trasparente.

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Questi articoli e contenuti sono da considerarsi informativi e sperimentali, realizzati con il supporto dell’intelligenza artificiale.
Non sostituiscono i canali ufficiali: si invita a verificare sempre le fonti istituzionali della Regione Autonoma della Sardegna.

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