Data center e cloud ibrido – performance e sostenibilità

Architetture ibride per PA e imprese: come misurare efficienza (PUE/WUE/REF), garantire sicurezza e sovranità, e allinearsi alla transizione verde europea

Per servizi pubblici e filiere d’impresa, l’infrastruttura digitale deve essere affidabile, efficiente e conforme. Le soluzioni cloud ibride – combinazione di risorse on-premise/edge e cloud pubblico – permettono di bilanciare performance, residenza dei dati e costi. Sul fronte ambientale, l’UE introduce obblighi di monitoraggio e possibili standard minimi per l’efficienza dei data center con la Direttiva efficienza energetica (EED) 2023/1791 e le relative misure attuative/di rendicontazione (vedi sintesi tecnica della Commissione e JRC). Linee guida e best practice operative sono raccolte nel Codice di condotta UE per i data center (JRC 2025).

Indice

1. Che cos’è (davvero) il cloud ibrido

Per definizione NIST, il cloud comprende caratteristiche “on demand”, elasticità e quattro modelli di deployment (pubblico, privato, comunitario, ibrido) e tre modelli di servizio (IaaS, PaaS, SaaS). L’ibrido orchestra carichi tra ambienti diversi mantenendo governance, sicurezza e integrazione coerenti (SP 800-145; una scheda è disponibile anche su Interoperable Europe).

Perché ibrido per PA/PMI

  • Data locality e latenza (edge/on-prem) per servizi critici.
  • Scalabilità burst su cloud pubblico per picchi o AI/HPC.
  • Continuità operativa con replica multi-zona e multi-provider.

2. KPI energetici e ambientali: PUE, WUE, REF

PUE – Power Usage Effectiveness

Rapporto fra energia totale del data center ed energia IT. Standardizzato in ISO/IEC 30134-2 (anteprima tecnica PDF).

WUE – Water Usage Effectiveness

Quantifica il consumo d’acqua nella fase d’uso del data center. Definito da ISO/IEC 30134-9:2022 (anteprime PDF).

REF – Renewable Energy Factor

Quota di energia rinnovabile sul totale consumato. Specificata in ISO/IEC 30134-3 (spiegazione tecnica PDF).

Best practice per ridurre PUE/WUE e aumentare REF: EU Code of Conduct – Linee 2025.

3. Design sostenibile: standard EN 50600 e linee ASHRAE

La serie EN 50600 copre pianificazione, costruzione e gestione dei data center secondo un approccio “olistico” (edilizia, alimentazione, climatizzazione, cablaggi, sicurezza) con criteri di efficienza e disponibilità (EN 50600 – overview). Per il raffrescamento, le Thermal Guidelines ASHRAE aggiornano le classi ambientali, includono raccomandazioni per aria e liquid cooling con l’aumento delle densità di potenza (ASHRAE 2021 – refcard; nota sul liquid cooling DCD 2024).

4. Sicurezza e sovranità: NIS2, EUCS, trasferimenti e Data Act

  • NIS2: amplia gli obblighi di cybersecurity per operatori essenziali e importanti, includendo fornitori di servizi digitali e data center; recepita negli Stati membri con requisiti su gestione rischi e notifiche (Direttiva 2022/2555; analisi settoriale Italia LEXIA, 2025).
  • EUCS (schema UE di certificazione cloud): in fase di revisione; i dibattiti sulle clausole di “sovranità” sono ancora aperti (ENISA – draft; aggiornamenti stampa Reuters e Reuters 2025).
  • Trasferimenti extra-UE: dopo il 2023 è in vigore la decisione di adeguatezza per l’EU–US Data Privacy Framework; nel 2025 il Tribunale UE ne ha confermato la validità, offrendo maggiore certezza dei trasferimenti (Q&A Commissione; aggiornamento Reuters 2025).
  • Data Act: dal 12 settembre 2025 si applicano regole per switching e interoperabilità dei servizi cloud e per accesso/condivisione di dati industriali (Reg. 2023/2854; sintesi operative Cooley).

Per PA: linee ENISA su government cloud e requisiti di sicurezza/resilienza (guida).

5. Reporting EED e traiettorie UE verso data center più “verdi”

L’EED (Direttiva 2023/1791) introduce un regime di rendicontazione annuale per i data center sopra soglia, con conferimento dati a un database europeo (categorie: energia, acqua, rinnovabili, recupero calore). Le autorità nazionali forniscono istruzioni e scadenze (es. Irlanda: procedura). Una valutazione tecnica della Commissione/JRC 2025 riassume indicatori e possibili passi successivi, inclusi standard minimi e un eventuale schema di rating (technical report; analisi legale nota 2025).

Nel 2025 la Commissione ha annunciato ulteriori misure per il risparmio energetico dei data center in risposta alla crescita dei carichi AI (Reuters).

6. Modelli architetturali per PA e PMI (pattern tipici)

Hybrid-sovereign

Applicazioni e dati sensibili in private/cloud sovrano o colocation certificata (EN 50600), servizi scalabili (analytics/AI) su cloud pubblico con control plane separato, chiavi gestite dal cliente e portabilità garantita dal Data Act.

Edge + cloud

Elaborazione vicino alla fonte (sanità, industria, smart city) per latenza e continuità; sincronizzazione su cloud per AI di training/servizi condivisi. Raffrescamento ad alta densità con liquid cooling e obiettivi PUE/WUE tracciati.

Heat-reuse

Integrazione con reti di teleriscaldamento: pratica promossa dal Climate Neutral Data Centre Pact, insieme a energia carbon-free e conservazione dell’acqua (CNDC Pact | DCD).

Conclusione

L’adozione di cloud ibrido e data center progettati secondo standard tecnici (EN 50600, ASHRAE) e metriche misurabili (PUE, WUE, REF) consente a PA e imprese di coniugare performance, sostenibilità e conformità. Con la spinta regolatoria dell’EED, gli obblighi NIS2, l’evoluzione dell’EUCS e le regole del Data Act per portabilità e interoperabilità, cresce la possibilità di scelte architetturali che rafforzano resilienza e sovranità digitale, contribuendo alla transizione verde e alla competitività del territorio.

Approfondimenti rapidi: EU Code of Conduct (JRC 2025) · Direttiva 2023/1791 (EED) · ISO/IEC 30134-2 PUE · ISO/IEC 30134-9 WUE · ISO/IEC 30134-3 REF · EN 50600 · NIST SP 800-145 · NIS2 · Data Act · EU–US DPF (Q&A)

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