Requisiti e opportunità del Digital Operational Resilience Act per banche, fintech e fornitori ICT del territorio
Il Digital Operational Resilience Act (Reg. (UE) 2022/2554) unifica in Europa le regole su continuità operativa, rischio ICT e terze parti nel settore finanziario. Riguarda banche, assicurazioni, fintech e, indirettamente, i fornitori ICT critici che operano per loro. Per gli ecosistemi locali, DORA è un’occasione: standardizza pratiche e alza la soglia di sicurezza a beneficio dell’intera filiera.
Indice
- 1. Ambito e responsabilità
- 2. Requisiti principali: governance, incidenti, test
- 3. Terze parti ICT e contratti
- 4. Operatività: metriche, runbook e reporting
- 5. Relazioni con NIS2 e altri quadri
- Conclusione
1. Ambito e responsabilità
La responsabilità rimane in capo all’ente finanziario, anche quando appalta servizi a fornitori ICT. Il consiglio definisce appetito al rischio, approva politiche e riceve report periodici. Le funzioni di controllo (risk, compliance, audit) sono coinvolte nella verifica.
2. Requisiti principali: governance, incidenti, test
- Gestione del rischio ICT: politiche, inventari, classificazione dei servizi e scenari di crisi.
- Incidenti: classificazione, playbook, canali di notifica alle autorità entro tempi definiti, comunicazione verso clienti.
- Testing: prove periodiche, inclusi TLPT (Threat-Led Penetration Testing) per gli enti significativi; piani di rimedio e riesame.
- Intelligence e condivisione: scambio di informazioni su minacce e vulnerabilità tra soggetti vigilati.
3. Terze parti ICT e contratti
DORA introduce un registro dei fornitori critici e clausole minime: SLA, audit rights, portabilità dei servizi, sub-fornitura trasparente, piani di uscita. Per i fornitori locali è una chance per qualificarsi con standard elevati e offrire servizi “DORA-ready”.
4. Operatività: metriche, runbook e reporting
Le metriche legano continuità e sicurezza: disponibilità, RTO/RPO, incidenti per categoria, tempi di ripristino, esiti dei test. Runbook e esercitazioni periodiche assicurano che i piani funzionino davvero in condizioni reali.
5. Relazioni con NIS2 e altri quadri
DORA e NIS2 condividono principi (risk-based, notifiche, supply chain). Le istituzioni finanziarie soggette a entrambi dovrebbero unificare controlli e reportistica per evitare duplicazioni, mantenendo attenzione a requisiti specifici (es. TLPT in DORA).
Conclusione
DORA spinge verso una resilienza verificabile: governance chiara, test realistici e contratti solidi. Per banche, fintech e fornitori ICT regionali è un’occasione di miglioramento continuo e di rafforzamento della fiducia nell’ecosistema digitale locale.
