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Marketplace dei dati regionali

Dal catalogo alla transazione: come costruire fiducia, standard e valore economico nello scambio di dati

Un marketplace dei dati abilita scambi regolati tra PA e imprese: dataset pubblici e privati, contratti di uso, API e rendicontazione. La trasparenza migliora servizi e politiche; la monetizzazione incentiva qualità e aggiornamento continuo. L’equilibrio sta nella governance: regole semplici, diritti/obblighi chiari, meccanismi di fiducia e tutela.

Indice

1. Modello operativo: ruoli, catalogo e API

Il marketplace aggrega offerenti (PA, utility, imprese) e fruitori (PMI, ricerca, media) su un catalogo unico con metadati standard (DCAT-AP) e API per accesso sicuro. Un clearing house gestisce registrazione, contratti, fatturazione e audit.

2. Governance: licenze, privacy e Data Governance Act

Le licenze (aperte, commerciali, dati sensibili) definiscono scopi, limiti e responsabilità. Per i dati soggetti a riservatezza/diritti si applica la cornice del Data Governance Act (altruismo, intermediazione, accesso B2G). I dataset personali seguono GDPR con basi giuridiche, minimizzazione e pseudonimizzazione.

3. Modelli di ricavo e pricing

Oltre alla membership per servizi base, si applicano pay-per-use (per chiamate/API o volumi), subscription con SLA, e revenue sharing quando più attori contribuiscono al dato. Il pricing considera qualità, aggiornamento e valore d’uso.

4. Standard semantici e qualità

Senza semantica comune non c’è mercato: vocabolari condivisi, ontologie di dominio e campi obbligatori per confrontare offerte simili. La qualità si misura con indicatori pubblici (completezza, accuratezza, tempestività); i contratti possono includere penali per livelli disattesi.

5. P1 e P8: ecosistema e infrastrutture

P1 promuove dataset “ad alto valore” per filiere locali (agro, turismo, energia) e la nascita di data product privati; P8 realizza piattaforme sicure, interoperabili e integrate con data spaces tematici, così che i dataset scambiati siano riusabili anche fuori dal marketplace.

Conclusione

Un marketplace regionale dei dati rende la data economy concreta: crea fiducia, incentiva qualità e abilita nuovi servizi pubblici e privati. Con regole chiare e standard comuni, PA e imprese possono scambiarsi dati in modo trasparente e sostenibile.

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Questi articoli e contenuti sono da considerarsi informativi e sperimentali, realizzati con il supporto dell’intelligenza artificiale.
Non sostituiscono i canali ufficiali: si invita a verificare sempre le fonti istituzionali della Regione Autonoma della Sardegna.

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